Carbossiterapia
La carbossiterapia utilizza un gas medicale, l'anidride carbonica (CO2), che viene introdotta nella cute e/o nel tessuto sottocutaneo con un ago 30 gauge mediante l'utilizzo di un apparecchio che eroga il gas a bassa pressione. Non è tossica. Non provoca embolia. Le apparecchiature usate erogano CO2 medicale con un controllo elettronico sulla purezza, sulla quantità, sul flusso del gas e sulla temperatura. L'iniezione sottocutanea di CO2 si può effettuare come trattamento medico ambulatoriale.
La Carbossiterapia non è una terapia pericolosa. L'anidride carbonica non provoca l'embolia e non induce reazioni avverse.
A che cosa serve
La Carbossiterapia migliora la funzione circolatoria. L’effetto finale è quello di effettuare una terapia riabilitativa della micro circolazione. Gli effetti della CO2 sono dovuti a diversi meccanismi fisiologici ben conosciuti che determinano aumento della vascolarizzazione dei tessuti e quindi un aumento del flusso sanguigno capillare. La carbossiterapia è indicata per vari campi di applicazione: cellulite, pelle invecchiata, adiposità localizzata, vene varicose.
Come funziona
L’anidride carbonica agisce determinando il rilassamento delle cellule muscolari liscie nelle metarteriole e degli sfinteri precapillari con conseguente aumento della velocità di flusso ematico e un miglioramento globale della perfusione tessutale. Tale miglioramento può essere la conseguenza della neoformazione di vasi e della ricanalizzazione di capillari virtuali stimolati dall'aumentata velocità del flusso locale. La vasodilatazione e la retrazione elastica della parete delle arteriole e delle metarteriole, che sono determinati dalla CO2 costituiscono il meccanismo che spinge il flusso ematico e quello linfatico.
Indicazioni terapeutiche:
Adiposità localizzata e PEFS (cellulite)
Disfunzione Sessuale Femminile
lassità ed invecchiamento cutaneo
Insufficienza veno-linfatica
Insufficienza venosa
Occhiaie
Patologie vascolari arteriose
Psoriasi
Reumartropatie
Smagliature
Ulcere venose