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Liberarsi dall'ansia con il Training Autogeno

a cura della dott.ssa Irene Buzzoni

foto Irene Buzzoni

Tachicardia, sudorazione, respiro corto e affannato, dolori al petto, sensazione di morire o impazzire...questi solo alcuni degli effetti di un attacco di panico.

La tua vita non è più come prima e ti sembra che sia una strada senza ritorno.

Ti consolo: le vie d’uscita esistono!

Si, ho scritto al plurale perché addirittura possono essere molteplici. La prima cosa da fare è SCEGLIERE di cominciare un percorso: la tua motivazione e la tua messa in gioco sono importanti e come per ogni cosa si parte sempre da sé. La seconda è avere un po’ di pazienza, la bacchetta magica non esiste e in primis sarà con te stesso/a che dovrai darti il permesso di prenderti tutto il tempo che ti serve per capire i tuoi meccanismi, avere le energie e la forza di guardarli, per poi integrarli.

Vediamo un po’ come funziona con l’ansia.

La differenza tra PAURA e ANSIA è la seguente: la paura è un’emozione primaria innata, che si attiva automaticamente alla presenza di un pericolo. Ad esempio se nella stanza si presenta una tigre, la paura sopraggiunge per dire “fuggi e mettiti in salvo”.

L’ansia invece si attiva nel momento in cui sei tranquillamente seduto/a sul divano e ad un certo punto ti ricordi di quella volta che avevi incontrato la tigre, ma la tigre effettivamente nella stanza non c’è. Non c’è un pericolo reale.

Allora perché si attiva l’ansia?

Perché l’ansia è costituita da un insieme di più fattori:

  • Fattori cognitivi: il ricordo del pericolo;
  • Fattori emotivi: l’emozione che c’è dentro l’ansia è la paura;
  • Fattori fisiologici: al solo ricordo di quella paura il corpo risponde con sudorazione, palpitazioni, mancanza d’aria, preoccupazione, agitazione, pupille dilatate e tutto il sistema nervoso simpatico si attiva;
  • Fattori comportamentali: inizia l’evitamento, eviti di andare nei posti in cui potresti incontrare la tigre e può peggiorare sempre più fin tanto che decidi di non uscire più di casa.

Ciascuno di questi fattori si incastra l’uno con l’altro e crea un circolo vizioso che ti porta sempre più giù.

Con l’ansia è bene intervenire subito, prima che si cronicizzi, altrimenti poi occorre molto più tempo e fatica per uscirne e molto spesso è necessario associare al percorso psicologico anche un percorso farmacologico.

La prima cosa da fare è spezzare il circolo vizioso dell’ansia, partendo dagli aspetti fisiologici e sintomatici.

Il TRAINING AUTOGENO è un ottimo strumento che fa proprio questo.

Il circolo vizioso è cosi descritto: Ansia →Tensione muscolare → Dolore. Quest’ultimo alimenta a sua volta l’ansia, rinforzando il circolo vizioso.

Innanzitutto il Training Autogeno agisce sul secondo elemento, cioè sulle TENSIONI muscolari di tutto il corpo. In questo modo spezza la dinamica sopra descritta: meno tensioni muscolari riducono il dolore e questo non va ad aggravare l’ansia già presente.

Il Training autogeno, infatti, è una tecnica di rilassamento costituita da 6+1 esercizi progressivi, che si imparano gradualmente, incontro dopo incontro. Alla fine hai in mano l’intera tecnica e la sua applicazione richiede dai 5 ai 7 minuti di tempo.

Una volta appresa la tecnica è tua per sempre e la puoi applicare da steso o anche da seduto, molto più usufruibile, in quanto puoi utilizzarla ovunque tu voglia: seduto su una sedia, in macchina durante una sosta, sotto l’ombra fresca di un albero immerso nel verde di un parco, in treno mentre fai un viaggio.

L’efficacia del Training Autogeno consiste in due aspetti principali:

  • È una tecnica soft che accompagna gradualmente la persona a prendere sempre più consapevolezza di sé, partendo dal corpo, passando per l’emotività ed infine giungendo alla propria interiorità;
  • Agisce a livello neurologico attivando il sistema parasimpatico, cioè il sistema adibito allo smorzamento della risonanza emotiva, ad esempio, e responsabile del rallentamento di tutti i sistemi fisiologici del corpo: dal sistema vascolare e il battito cardiaco, a quello ormonale, a quello digestivo, e via di seguito.

E’ una tecnica molto indicata per tutti i dolori di origine psicosomatica: disturbi dell’apparato digerente (coliti e gastriti), problemi alla pelle, iperidrosi, ma anche emicrania e cefalee, bruxismo notturno. Aiuta ad aumentare le capacità mnemoniche (ad esempio molto utile per gli studenti o per chi svolge lavori prettamente mentali), aiuta il recupero delle energie fisiche e psichiche, migliora la qualità del sonno.

In conclusione, il colloquio psicologico + una tecnica efficace, fanno la vera differenza con l’ansia!

Dott.ssa Irene Buzzoni: 340 4994601

Psicologa iscritta all’albo n.9552, specializzanda in psicoterapia Analitico Transazionale ad approccio integrato, operatrice di Training Autogeno certificata dal C.I.S.S.P.A.T. di Padova, conduttrice di Respiro Circolare, formazione conseguita presso il Centro Studi Podresca di Udine.