CHERATOSI SEBORROICA (Verruche seborroiche)
a cura del dott. Federico Cervone - dermatologo a Bassano del Grappa (Vicenza)
Il dottor Federico Cervone, dermatologo e direttore sanitario di Tuamedica, poliambulatorio di dermatologia e medicina estetica a pochi km da Bassano del Grappa a Rosà (Vicenza), spiega cosa sono le cheratosi seborroiche e come è possibile trattarle. Leggi i consigli del il dottor Federico Cervone.
Alcuni inestetismi della pelle sono spesso dovuti a delle forme tumorali benigne, che non comportano alcun rischio per la vita ma che, in qualche modo, possono destare preoccupazione nel paziente, che si chiede se è possibile intervenire per rimuoverle o in qualche modo attenuarle. Tra le manifestazioni cutanee più frequenti vi è in particolare la "cheratosi seborroica": una neoformazione benigna che interessa la cute. Vediamo nel dettaglio cos'è e come intervenire.
Cos'è la cheratosi seborroica?
La cheratosi seborroica è un'alterazione della pelle, che si manifesta con delle neoformazioni sullo strato superficiale della cute e il cui colore, dimensioni e forma sono molto variabili da soggetto a soggetto.
Perché si forma? Quali sono le cause?
Le cause della cheratosi seborroica non sono molto note, gli studi scientifici nel settore medico non hanno messo in rilievo una particolare attinenza di questa manifestazione cutanea con l'esposizione ai raggi solari, anche se di certo la predisposizione familiare gioca un ruolo fondamentale nella loro comparsa, che si verifica soprattutto sul tronco e sul volto. Le cheratosi seborroiche sono molto più frequenti dopo i 40 anni, sia nelle donne che negli uomini, anche se spesso compaiono anche in giovane età.
Manifestazioni cliniche e sintomi
Dal punto di vista sintomatico, le cheratosi seborroiche si presentano come delle "neoformazioni" sul piano cutaneo, il loro aspetto è "verrucoso" e il colore dipende soprattutto dal "fototipo" del paziente (nella maggior parte dei casi, tuttavia, si presentano di colore grigio, marrone chiaro o scuro). Le dimensioni delle neoformazioni sono in genere poco rilevanti, anche se in alcuni pazienti possono raggiungere anche i 4-5 cm.
Come si può diagnosticare?
Le cheratosi sono delle manifestazioni cutanee facilmente conoscibili da un dermatologo, e in genere ne basta una semplice osservazione. Qualora il medico avesse qualche dubbio diagnostico, è possibile controllare le neoformazioni tramite degli appositi esami, ovvero attraverso il "videodermatoscopio" e la mappatura dei nei. Si tratta di strumenti che permettono di evidenziare la neoformazione e controllarne la struttura morfologica, anche al fine di evidenziare la presenza di un melanoma (ovvero di un tumore della pelle).
Qual è il trattamento per "eliminarle"?
Il dott. Cervone, dermatologo a Bassano del Grappa (Vicenza), spiega che le cheratosi seborroiche, essendo neoformazioni benigne, nella maggior parte dei casi non necessitano di trattamento. Coloro che desiderano rimuoverle, tuttavia, per esigenze estetiche o funzionali, possono ricorrere ai seguenti trattamenti di rimozione:
- Crioterapia
- Diatermocoagulazione
- Laserterapia
Nel caso in cui il medico sospetti la trasformazione di una cheratosi seborroica in una neoformazione maligna, potrebbe essere necessario intervenire con la chirurgia, seguita da "un esame istologico".
É possibile prevenire la cheratosi seborroica?
Sebbene non sia stata accertata una definitiva correlazione tra la cheratosi seborroica e i raggi solari, per prevenire la manifestazione è comunque consigliabile evitare di esporsi ai raggi UV senza l'uso di apposite protezioni solari. Si ritiene infatti che le persone maggiormente colpite da questa neoformazione benigna siano soprattutto coloro che lavorano all'aria aperta, come ad esempio contadini o marinai. Si pensa inoltre che l'uso in eccesso alle lampade abbronzanti potrebbe "aggravare" la manifestazione.
Qual è l'incidenza di queste neoformazioni cutanee?
Le cheratosi seborroiche possono nascere a qualsiasi età, ma con un picco d'incidenza dopo i 40/50 anni (circa il 75% della popolazione ne soffre, quindi, come si nota, si tratta di una manifestazione clinica piuttosto frequente). Anche il colore della pelle può "condizionare" la nascita delle cheratosi, essendo più frequente nelle persone con pelle chiara.